mercoledì 11 marzo 2015

ISCRIZIONE A RUOLO TELEMATICA DI UN DECRETO INGIUNTIVO

Di seguito spiegheremo come creare una busta per la iscrizione a ruolo telematica di un riscorso per decreto ingiuntivo.
Nel processo telematico (PCT), la trasmissione (deposito telematico) di un atto giudiziario, avviene attraverso un programma software denominato "redattore atti". Contrariamente a quanto il nome lascerebbe immaginare non si tratta di un software per la scrittura (redazione) di un atto, bensì per l' "imbustamento" di un atto già redatto e trasformato in file PDF (istruzioni), nonchè per la sottoscrizione con firma digitale del medesimo. La trasmissione telematica di un atto pertanto presuppone la installazione del software "redattore atti" (istruzioni), il quale a propria volta ne presuppone il settaggio (istruzioni), e prima ancora presuppone la installazione, sul computer del mittente, del dispositivo per la firma digitale e la configurazione del browser (istruzioni per Win Mac e Linux). 
Come anticipato, in questo blog si tratterà esclusivamente di un "redattore atti": SLpct (scaricabile da qui o dai link a sinistra di questo blog) perchè esso è l'unico gratuito, ed è stato realizzato da Evoluzioni Software s.p.a. per la Regione Toscana, la quale lo ha messo a disposizione di tutti gli avvocati italiani. Ovviamente in commercio esistono molti altri "redattori atti" che possono essere utilizzati in alternativa a SLpct.

Si presuppone pertanto che avremo il nostro atto (ricorso per decreto ingiuntivo), scritto con un programma di videoscrittura (word processor) e trasformato in file PDF (istruzioni), pronto per essere spedito telematicamente alla cancelleria del Tribunale. Ricordiamo ancora una volta che il file PDF in questione deve essere un PDF testo, ossia ottenuto frasformando il file del word processor direttamente in PDF. La procedura consistente nello stampare il file di word processor su carta e successivamente scansionare l'atto ottenendo un PDF è errata e porterà al rigetto del ricorso (vi è già giurisprudenza sul punto). La procedura "stampa e scansiona" è inammissibile perchè il PDF così ottenuto sarebbe un PDF grafico e non testo. Perchè è così importante che il PDF sia testo? Perchè se il PDF è testo, parti dello scritto potranno essere copiate ed incollate, dal giudice o da altri soggetti che partecipano al processo (l'avvocato di controparte, il CTU ecc.).
Come detto in altro post (istruzioni su come creare un PDF testo) alcuni vecchi word processor su windows non offrono la opzione di creare direttamente un PDF. Si utilizzano in tal caso dei software appositi che trasformano il file DOC in PDF, ma ATTENZIONE alcuni di questi software (ad es. PDF creator) non conservano i collegamenti ipertestuali nel passaggio al file PDF. Questo inconveniente, in alcuni casi, è molto grave. Infatti il protocollo del Tribunale di Roma prescrive l'uso di tali collegamenti ipertestuali nella redazione del ricorso per ingiunzione, per cui un PDF che ne fosse privo non verrebbe preso in considerazione. Per la redazione di atti endoprocedimentali, invece, non è prescritto l'uso dei collegamenti ipertestuali, per cui il problema non si pone.

COLLEGAMENTI IPERTESTUALI cosa sono e perchè sono richiesti nel ricorso per DI.
I collegamenti ipertestuali sono semplicemente del link. Navigando in internet ci imbattiamo spessisssimo in parole con un colore diverso o in grassetto. Passando il mouse su tale parola il puntatore si trasforma in una mano. Sappiamo che ciò segnala la presenza di un link, e che quindi, cliccando su tale parola, si aprirà un'altra pagina web.
Il collegamento ipertestuale è identico ad un link di un sito web, con l'unica differenza che, cliccando su di esso, non si aprirà una pagina web, bensì apparirà un altro file.
Questo file può essere di qualsiasi tipo (testo, audio, video ecc). Ovviamente nel caso che ci interessa, parlando di atti giuridici, il collegamento ipertestuale porterà ad un altro file PDF. Quali sono i file PDF che saranno collegati al ricorso per decreto ingiuntivo?
Saranno ovviamente gli allegati citati all'interno del ricorso. Ad esempio, se si fa riferimento alla fattura n. xx del xx per € xxxx, gli avvocati fanno seguire a tale citazione la indicazione dell'allegato. Es: "(cfr. all. 1)". Ebbene in corrispondenza di tale citazione "(cfr. all. 1)" dovrà essere creato un collegamento ipertestuale a tale allegato, ovvero la fattura n. xx del xx per € xxxx.
Perchè è necessario creare questi collegamenti ipertestuali? Per rendere più facile la vita al giudice chiamato ad emettere il decreto ingiuntivo. Il giudice infatti, leggendo il ricorso, cliccherà sul collegamento ipertestuale, gli apparirà la fattura da noi citata, ed andrà avanti nella lettura del ricorso.
La creazione di questi collegamenti ipertestuali, in corrispondenza degli allegati, costituisce l'unica novità, nella redazione di un ricorso per ingiunzione telematico, rispetto a quello ordinario cartaceo.
COME INSERIRE QUESTI COLLEGAMENTI IPERTESTUALI
Non ci si lasci spaventare. L'operazione è elementare. Inannzi tutto io consiglio di predisporre tutto quello che ci occorre prima di iniziare a redigere il ricorso per ingiunzione. Il tempo dedicato alla preparazione ne farà risparmiare moltissimo in sede di redazione. Il mio consiglio è quello di aprire una nuova cartella sul desktop o dove preferite. In tale cartella andranno inseriti i seguenti file:
1) bozza del ricorso per DI (in formato doc)
2) procura sottoscritta analogicamente dall'assistito (quindi con firma di suo pugno su un foglio di carta), successivamente scansionata e trasformata in file PDF grafico (trattandosi di un allegato e non dell'atto principale è ammesso il PDF grafico)
3) contributo unificato e marca da bollo scansionate (meglio se a colori) in PDF grafico
4) Nota di iscrizione a ruolo con codice a barre in PDF testo (*)
5) Nota spese in PDF testo
6) indice degli allegati in PDF testo
7) allegato 1 (es. visura camerale)
8) allegato 2 (es. fattura commerciale)
9) allegato 3 (es. copia autentica delle scritture contabili ove è annotata la fattura)
10) allegato.... ecc
(*) in realtà la nota di iscrizione a ruolo dovrebbe essere superflua, in quanto generata automaticamente dal programma "redattore atti". Tuttavia non tutti i redattori generano la nota di iscrizione e comunque, melius abundare quam deficere.



E' importantissimo che ognuno di questi file sia denominato in un modo preciso, ed è indispensabile che tale denominazione avvenga prima di redigere il ricorso per ingiunzione; per cui vi invito a leggere subito le "istruzioni su come si denominano i file di un DI", consultabile qui, ed a proseguire nella lettura del post solo dopo aver denominato correttamente i detti files.

Torniamo ai collegamenti ipertestuali. Apriamo il file doc della bozza del ricorso per DI (che avremo denominato "ricorso"), ed iniziamo a redigere l'atto. Una volta inserito il primo riferimento ad un allegato, es. " fattura n. xx del xx per € xxxx (cfr. all. 1)" dovremo inserire il collegamento ipertestuale. 
Dove inserirlo? A mio avviso il posto più idoneo è in corrispondenza di: "(cfr. all. 1)".
Come si procede?
a) evidenziare con il mouse il testo "(cfr. all. 1)"
b) dalla barra dei menù del programma di videoscrittura (word processor) selezionare "inserisci" e scegliere dalla tendina: "collegamento ipertestuale". Per i diversi software di videoscrittura i menù potrebbero essere diversi, ma comunque molto simili.
c) si aprirà una finestra di dialogo che permetterà di scegliere se inserire un collegamento ad una pagina internet (web) oppure se ad un file (documento) oppure ad un indirizzo email o ad altro ancora. A seconda del word processor utilizzato le dizioni saranno differenti, ma comunque deve esserci il modo per poter scegliere di collegarci ad un FILE. Una volta premuto il tasto corrispondente alla scelta "file" (spesso denominato "documento"), dovremo premere il pulsante "seleziona" (o similare: es "carica").
d) si aprirà una ulteriore finestra di navigazione che ci permetterà di andare a trovare il file a cui vogliamo collegare la scritta "(cfr. all. 1)". Se avrete seguito il mio suggerimento, tale allegato 1 si troverà all'interno della cartella già predisposta, e sarà facilmente riconoscibile, perchè sarà stato denominato "01 <descrizione dell'allegato>". Una volta selezionato il file, premete il bottone "Apri" (o similare) e successivamente "OK" (o similare).
FINITO.   E' molto più semplice di quanto non si creda.
Vi accorgerete ora che il testo "(cfr. all. 1)" ha ora cambiato colore e probabilmente è in grassetto. Questo indica che adesso, cliccando su "(cfr. all. 1)", si aprirà proprio quel documento. Fate la prova.
Se tutto funziona a dovere si può proseguire nella redazione del ricorso, ripetendo la procedura di inserimento del collegamento ipertestuale in corrispondenza dei successivi allegati.
Terminata la redazione del ricorso, si procederà a trasformarlo in PDF testo (istruzioni su come creare un PDF testo).

IMBUSTAMENTO (redattore atti)
A questo punto siamo pronti per "imbustare il tutto" ossia per confezionare il file Atto.enc che sarà trasmesso telematicamente alla cancelleria del Tribunale; operazione che equivale alla iscrizione a ruolo del ricorso per Decreto Ingiuntivo.
Avviate il programma redattore atti (nel nostro caso SLpct)

selezionate il “Codice fiscale del mittente” che firmerà la busta (ossia dell'avvocato che ha ottenuto il mandato per il decreto ingiuntivo)
Sarà necessario effettuare le scelte relative a:
Cartella: rappresenta il tipo di archiviazione delle buste.
Identificativo busta: contiene il nome della busta necessario per riaprirla con il pulsante “Apri”
Registro: nel nostro esempio Contenzioso Civile 
Ruolo: Procedimenti speciali sommari 
Grado: Primo
Tipo parte: selezionare la posizione processuale 
Tipo Atto: Ricorso
Nel campo “Atti” selezionare Procedimenti di ingiunzione – Ricorso per decreto ingiuntivo
Cliccare il tasto “Avanti”.
Ufficio: è un campo obbligatorio. Cliccando sulla casella di scelta avremo l'elenco di tutti gli uffici giudiziari. Premendo la lettera iniziale è possibile saltare alla sua corrispondente per velocizzare la selezione desiderata.
Riferimento: non obbligatorio ma utile per aggiungere un eventuale riferimento al decreto ingiuntivo
selezionando Nuovo. 
Valore della causa: non obbligatorio in questa fase.
Cliccare il tasto “Avanti”.
Cliccare il tasto “Avanti”.
Domanda: non obbligatorio
Cliccare il tasto “Avanti”.
Partecipanti: dovranno essere inseriti i dati degli Attori, Convenuti ed eventuali Chiamati.
Cliccando su “Nuovo” verrà presentata la videata di inserimento dove i campi rossi contrassegnano dati obbligatori. Molto importante è la forma giuridica in base alla quale verranno richiesti dati obbligatori diversi.
Cliccando su “Conferma” torneremo alla videata precedente e visualizzeremo l'elenco dei “Partecipanti” inseriti.
Cliccare il tasto “Avanti”.
Avvocato: rappresenta l'avvocato mittente della busta. È obbligatorio che sia presente l'avvocato che sta creando la busta scelto nella prima videata.
Cliccando su “Nuovo” si aprirà la gestione degli avvocati dove potremo inserire i dati anagrafici. Cliccando su “Professionisti” potremo sceglierne uno dall'elenco precedentemente creato dal menu “File, Professionisti”.
Cliccare su “Avanti” e si aprirà la videata dove si dovrà inserire la “Parte rappresentata”.
Scegliendo “Nuovo” si aprirà una nuova videata e dal menu a tendina si potrà scegliere la parte difesa tra i partecipanti inseriti precedentemente.
Confermati i dati prescelti verranno inseriti nel campo “Parte Rappresentata”.
Cliccare il tasto “Avanti”.
Spuntare la casella “Esecutivo” se necessario, selezionare il tipo di decreto ed inserire l'importo della somma richiesta nel decreto ingiuntivo.
Cliccare sul tasto “Avanti”.
Questa videata rappresenta la parte di creazione della busta contenente tutti i dati precedentemente immessi.
Il pulsante “Imposta” inserisce l'atto principale da spedire che, come detto molte volte, deve essere esclusivamente nel formato PDF testuale e non un file PDF acquisito con lo scanner. 
Abbiamo detto che tale atto deve necessariamente essere denominato semplicemente "ricorso".
Se il file PDF non fosse acquisito in maniera corretta il software darebbe un messaggio di errore.
INSERIMENTO DEGLI ALLEGATI

Per poter essere correttamente visualizzati nella console del magistrato, gli atti ed i documenti devono essere acquisiti tramite il redattore con la seguente sequenza:
1) RICORSO
2) PROCURA
3) NOTA DI ISCRIZIONE A RUOLO
4) CONTRIBUTO UNIFICATO
5) INDICE
6) ALLEGATI
7) NOTA SPESE 
per la procura e contributo unificato SLpct prevede un inserimento ad hoc; tutti gli altri sono "allegati generici".
Apprezzerete il fatto di aver preventivamente inserito tutti questi allegati in una unica cartella e di averli denominati correttamente.
Dopo aver inserito tutti gli allegati, premendo “Crea busta” si accederà alla sezione relativa alla firma. È possibile che venga visualizzato un messaggio d'errore se fra gli allegati non vengono trovate la ricevuta di pagamento del contributo unificato o la procura alle liti.
pulsanti per la firma: “Firma tutto” e “Firma”. 
Con il pulsante “Firma” si può firmare singolarmente ogni documento. 
I DOCUMENTI CHE OCCORRE FIRMARE
Non vanno firmati tutti i documenti e tutti gli allegati, bensì esclusivamente i seguenti:
- DATI ATTO. xml
- RICORSO
- PROCURA
- NOTA DI ISCRIZIONE A RUOLO 
- INDICE
- NOTA SPESE

Nel caso dell'atto principale (RICORSO) dovrà essere verificata la conformità con il pulsante “Visualizza confronto”. A questo punto verranno visualizzati sul browser l'atto principale (PDF) e i dati strutturati (XML). Dopo aver verificato i dati a confronto e chiuso la pagina del browser dovrà essere vistato “conformità verificata tra atto (PDF) e dati strutturati (XML)”. Cliccato sul pulsante “Chiudi” verrà richiesto il PIN della firma digitale.
Dopo aver digitato il PIN il programma segnalerà la correttezza della firma.
Se il programma restituisce errore le possibili cause sono, oltre al pin errato, problemi di lettura del certificato per la smart card non inserita o non installata correttamente.
Dopo aver firmato tutti i file con il pulsante “Crea Busta” viene creato il file Atto. enc nella cartella specificata all'inizio della procedura (Documenti\SLpct\<codice fiscale Professionista>\anno\data - <Identificativo busta>). A seconda della pesantezza della busta è possibile che il programma impieghi anche del tempo.
“Salva busta in” consente di salvare una copia di Atto. enc in una posizione diversa come ad esempio sul Desktop.
FINITO

Adesso si tratterà semplicemente di inviare per mezzo della PEC il file "Atto.enc" alla cancelleria del Tribunale competente. Abbiamo trattato di questo procedimento in un post apposito, per leggerlo clicca qui.

mercoledì 4 marzo 2015

ISTRUZIONI PER IL DEPOSITO TELEMATICO DEGLI ATTI DELLE ESECUZIONI MOBILIARI

Tribunale di Roma protocollo 19.06.2014 sul PCT. Convenzione specifica per procedure esecutive e concorsuali

Nuove procedure in vigore dal 11.12.2014
Fonte: Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma

Care Colleghe e cari Colleghi,
a seguito dell’esperienza pratica acquisita nel primo periodo di prova di attuazione del processo civile telematico nelle procedure esecutive mobiliari innanzi al Tribunale di Roma, sono state apportate alcune modifiche al Protocollo d’intesa già sottoscritto con il Presidente della Sezione IV bis, Dott. Vigorito.
Ecco le nuove istruzioni pratiche per le diverse fattispecie: