sabato 1 febbraio 2014

SETTAGGIO DEL REDATTORE ATTI

Il settaggio del redattore atti presuppone che abbiate già provveduto alla installazione della firma digitale e configurazione del browser (istruzioni per Win Mac e Linux), oltre che abbiate installato il redattore atti (istruzioni).

Una volta installato il Redattore Atti SLpct  si aprirà una finestra di dialogo: “Nessun certificato presente: si procederà adesso all’installazione dei certificati degli uffici giudiziari. Proseguire con l’installazione?”. Premete il tasto ‘SI’
Si aprirà una seconda finestra di dialogo: “Scaricare solo gli uffici che consentono il deposito telematico della busta?”
Anche in questo caso rispondete in senso affermativo, sarebbe infatti inutile scaricare i certificati di Tribunali che non sono abilitati al processo telematico (PCT).
Se un Tribunale non accetta il deposito telematico degli atti, è inutile usare il redattore a tale scopo.  
Viene a questo punto richiesto il consenso per la modifica delle impostazioni Java per la crittografia JCE (Java Cryptography Extension). Premete il tasto 'SI'. 
Per rendere effettive le modifiche occorre uscire dal programma SLpct e rientrare.
Se viene nuovamente richiesta l'autorizzazione per JCE vuol dire che in precedenza si era dato l'assenso senza avere i diritti di amministratore, per cui esso è stato ignorato. E' indispensabile uscire da SLpct, evidenziare la icona di SLpct, tasto destro, selezionare 'Esegui come amministratore' ed esprimere nuovamente il consenso a JCE.
Se non si aprono ulteriori finestre di dialogo, la installazione è completa ed il programma SLpct utilizzabile. 

* * *
In ambiente Linux la installazione di JCE (Java Cryptography Extension) è più complessa. Procedete come segue:
1 – Chiudete il programma SLpct
2 – Scaricate JCE per Ubuntu ciccando qui. Scorrete fino in fondo alla pagina e ciccate sul tasto ‘download’ accanto al testo “Java Cryptography Extension (JCE) Unlimited Strength Jurisdiction Policy Files 7”.
Nel caso in cui il file JCE non fosse più disponibile scaricate dal link a sinistra del presente blog, oppure cliccando qui.
3 – Dezippate il file che avete scaricato. All’interno troverete due file local_policy.jar e US_export_policy.jar. Questi due file devono prendere il posto di quelli, già esistenti sul vostro PC con il medesimo nome.
4 – I due file si trovano nella cartella 'jre', dovete individuare in quale cartella del vostro PC si trova la cartella 'jre'. Tentate di verificare se si trova in:

File system/opt/jdk1.6.0_24 oppure in File system/usr/lib/jvm/java-7-oracle

Se non la trovate, usate il tasto ‘cerca’ in alto a destra di qualsiasi cartella. Settate: 'Posizione – File system' e premete ‘aggiorna’. Attendete. Quando comparirà la cartella ‘jre’. Ciccateci sopra con il tasto destro e scegliete 'proprietà'. In 'Generali – posizione' comparirà il percorso dove si trova la cartella 'jre'
5 – Entrate nella cartella 'jre' seguendo il percorso che avete scoperto (iniziate entrando in 'File system'). Una volta dentro la cartella 'jre' entrate nella cartella 'lib' e poi 'security'.
6 – Fate un back up di sicurezza, ossia copiate i due file local_policy.jar e US_export_policy.jar ed incollateli dentro una cartella creata sul desktop.
7 – Rimpiazzate i due file esistenti con quelli scaricati. Poiché la cartella 'jre' è protetta, non potete eliminare i vecchi file, né potete incollare dentro i nuovi. Dovete operare con il terminale. Aprite il programma "Terminale" e scrivete (o meglio fate copia/incolla. Ricordate che per incollare all’interno del terminale dovete premere contemporaneamente i tasti shift+ctrl+V)

cd <percorso della cartella dove avete scaricato i file>
es: cd /home/myfolder/Scaricati

sudo cp local_policy.jar <percorso della cartella dove sono i vecchi file>
es: sudo cp local_policy.jar /usr/lib/jvm/java-7-oracle/jre/lib/security

sudo cp US_export_policy.jar <percorso della cartella dove sono i vecchi file>
es: sudo cp US_export_policy.jar /usr/lib/jvm/java-7-oracle/jre/lib/security

Chiudete Terminale
Aprite nuovamente il programma SLpct (doppio click sul file ‘slpct_run’)
Se tutto è a posto non si aprirà più la finestra di avviso sull’assenza di JCE.
Potete adesso usare il programma
* * *

Settaggio di SLpct
'Codice fiscale del mittente' (prima finestra dall'alto)
La prima cosa da fare è inserire il codice fiscale dell'avvocato che utilizzerà il programma, ossia colui che effettuerà i depositi di atti (in sostanza il titolare dello studio).
Premete File - Professionisti - Nuovo

Si aprirà una finestra. 
1 - Per prima cosa spuntate la casella 'Mittente di buste per via telematica'
2 - Inserite Nome Cognome e Codice Fiscale del titolare di studio.
Nel caso (raro in verità) che più avvocati utilizzino lo stesso programma SLpct, installato sul medemo computer, ognuno per inviare i propri atti a proprio nome, per il processo telematico (PCT), sarà possibile inserire più di una anagtafica nella rubrica professionisti. In tal cose è tuttavia di fondamentale importanza che, il professionista che si accinge ad inviare telematicamente il proprio atto, dovrà, non solo controllare che sia selezionato il proprio codice fiscale, bensì anche che sia stata spuntata la casella 'Mittente di buste per via telematica' nella propria anagrafica. Il programma infatti, per evitare errori, non consente che più di una anagrafica sia attiva con qualifica di mittente.
3 - Gli altri campi (indirizzi) non sono obbligatori. Il mio consiglio è quello di lasciarli vuoti, a meno che il professionista non usi mai domicialiazioni diverse rispetto al proprio studio

'Cartella' (seconda finestra dall'alto)
Di cosa si tratta? Semplicemente del modo nel quale vogliamo che vengano conservati, nel nostro computer, gli atti telematici inviati in cancelleria per il processo telematico (PCT) 
E' possibile scegliere tra tre soluzioni:
- Libera
- Suddivisione automatica per anno
- Suddivisione automatica per anno e data (default)
A mio avviso la scelta migliore è quella proposta di default. Immaginiamo infatti di avere bisogno, in futuro, di recuperare l'atto che avremo inviato telematicamente.
Probabilmente vorremo che l'atto fosse stato conservato con un criterio per nulla discrezionale e facilmente ricavabile.
Ebbene il criterio che meglio risponde a queste esigenze è quello cronologico.
Risaliremo alla data di scadenza dell'atto e lo cercheremo nei giorni di poco anteriori rispetto a quel termine.
Qualunque sia la vostra scelta, una volta adottata, è altamente consigiato di non modificarla successivamente: in caso contrario recuperare un atto sarà impresa molto difficile.
Dove vengono conservati gli atti spediti telematicamente?
Se avrete scelto l'opzione 'Suddivisione automatica per anno e data' saranno in:
\Documenti\SLpct\<codice fiscale professionista>\anno\data - <identificativo busta>

Il settaggio del programma è terminato. 
Le indicazioni successive riguardano le procedure di invio dei singoli atti, per cui muteranno di volta in volta. Nei prossimi post vedremo come si invia telematicamente un atto endoprocessuale, e come si iscrive a ruolo un decreto ingiuntivo telematico.

1 commento:

  1. Buongiorno,
    ho installato il programma SLpct su Ubuntu 16.04 LTS:
    1. ho cambiato i permessi -> chmod 777 slpctinstall
    2. ho lanciato lo script di installazione

    Output nella shell :
    25 UTC 2018 i686 i686 i686 GNU/Linux
    Linux giuseppe-MacBook 4.13.0-37-generic #42~16.04.1-Ubuntu SMP Wed Mar 7 16:02:25 UTC 2018 i686 i686 i686 GNU/Linux
    copia dei programmi per SLpct...
    Installazione di SLpct completata correttamente.
    ./slpctinstall: 40: read: Illegal option -n

    Anche su Ho avuto questo messaggio di illegal option,
    sembra che l'installazione sia avvenuta con successo.

    Purtroppo non riesco a trovare il programma nel PC.

    Avete qualche suggerimento?

    Ringrazio in anticipo,
    Giuseppe

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